Dal 1° gennaio scorso è ufficiale in Spagna il visto per i nomadi digitali extra EU, che offre la possibilità di lavorare e vivere nel Paese per un massimo di cinque anni, usufruendo di alcune agevolazioni fiscali.
Noi di Canarie Consulting vi diamo in questo articolo qualche approfondimento.
Chi può richiedere il visto nomade digitale per la Spagna?
La visa è disponibile per i cittadini di Paesi terzi che o lavorano da remoto per aziende non spagnole o sono liberi professionisti. L’80% del reddito di questi soggetti deve essere costituito da entrate “non iberiche”.
Al momento della domanda i richiedenti non devono avere vissuto in Spagna nei cinque anni precedenti e devono dimostrare di lavorare con i propri clienti o con l’azienda con cui sono assunti almeno da tre mesi. I soci di una società devono dimostrare che questa sia operativa da almeno un anno.
Si deve dimostrare di essere competenti nel proprio settore di appartenenza con un’esperienza comprobata di almeno tre anni. In alternativa è necessario un diploma universitario o un certificato professionale.
Quali altre condizioni?
Oltre a soddisfare i requisiti professionali sopra delineati, chiunque voglia trarre vantaggio dal regime fiscale di nomade digitale dovrà dimostrare di essere autosufficiente: si deve avere un reddito mensile di almeno € 2.300,00, un’assicurazione sanitaria, un luogo in cui vivere.
Per quanto tempo i nomadi digitali possono rimanere in Spagna?
Il visto è valido per 12 mesi o per la durata del periodo di lavoro, se inferiore a 12 mesi. Può essere rinnobato per un massimo di 5 anni.
Per mantenere il visto, ci si può allontanare dal Paese per un massimo di sei mesi all’anno.
I lavoratori a distanza possono anche richiedere un permesso di soggiorno, che garantisce la possibilità di viaggiare in tutta l’UE mentre vivono in Spagna.
E i congiunti?
I parenti stretti, come figli e coniugi, possono raggiungere il titolare del visto con la prova di avere fondi economici sufficienti. I nuclei familiari di due persone, compreso il titolare del visto, devono guadagnare ulteriori €875 mensili, oltre ai già indicati €2300. Per ogni altro componente della famiglia si devono aggiungere €292 mensili.
Come richiedere il visto per nomadi digitali in Spagna?
Puoi richiedere il visto per nomadi digitali della Spagna direttamente tramite un consolato o un’ambasciata nel tuo paese d’origine o puoi chiedere a noi di supportarti. In alternativa, puoi entrare in Spagna con un visto turistico e fare domanda entro i primi tre mesi.
La documentazione richiesta include il modulo di domanda, la prova del pagamento della tassa amministrativa, una copia del passaporto, la prova delle qualifiche o dell’esperienza lavorativa, la prova di occupazione e del reddito, la prova che la società esiste da più di un anno, una lettera di autorizzazione della propria azienda a lavorare in Spagna, prova di mancanza di precedenti penali e prova dell’assicurazione sanitaria.
I nomadi digitali possiedono delle agevolazioni fiscali in Spagna?
Chiunque rimanga in Spagna per più di 183 giorni è considerato residente fiscale, anche se lavora per una società straniera.
Tuttavia, sono disponibili agevolazioni fiscali per i nomadi digitali che lavorano e vivono nel Paese. I lavoratori a distanza possono pagare un’aliquota fiscale ridotta del 15% durante i primi quattro anni di permanenza, a condizione che guadagnino meno di 600.000 euro all’anno.
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