La maggior parte degli Stati Europei dispone di un regime fiscale agevolato per i lavoratori stranieri o per quelli che rientrano in patria dopo un periodo vissuto all’estero per lavoro.
In Spagna questo regime è chiamto Beckham- (Decreto reale 687/2005)- dal nome del famoso calciatore inglese che andò a giocare al Real Madrid. Affinchè tenesse i suoi guadagni milionari in Spagna, il Governo pensò a una tassazione agevolta.
Oggi, nonostante la legge sia stata più volte modificata e non possa essere più richiesta da atleti professionisti, rimane una disposizione capace di attirare in Spagna i titolari di contratto di lavoro, ovvero redditi da lavoro dipendente, fino a 600.000€. Si tratta quindi di un regime fiscale ideale per lavoratori altamente qualificati, alle dipendenze di aziende e società in Spagna.
L’aliquota da pagare è del 24% ed è normalmente applicata ai non residenti, cioè coloro che producono redditi in spagna fino a 183 giorni all’anno. Dal 184esimi giorno scatta l’aliquota “ordinaria”, cioè fino al 48% per i redditi prodotti in Spagna e fuori dal Paese.
Il regime Beckham può essere richiesto dai lavoratori stipendiati stranieri che arrivano in Spagna e non sono ancora residenti e dai lavoratori spagnoli rimpatriati dall’estero dopo 10 anni. Il regime fiscale agevolato può essere applicato per 6 anni consecutivi.
Aliquote applicate
- Con il regime di tassazione agevolato pe lavoratori stranieri e spagnoli, l’imposta sul reddito da non residente è fissa al 24% per i primi 600.000€ di guadagno reddito netto l’anno. Il regime di tassazione progressivo spagnolo si applica ai lavoratori stranieri al 24% fino a 600.000€ e al 48% da 600.000€ in poi;
- Nessuna tassa spagnola è prevista per il reddito o il patrimonio a carico dello straniero o rimpatriato che lavora in Spagna, posseduto fuori dalla Spagna;
- La vendita di beni all’estero o i redditi da plusvalenze all’estero non sono sottoposti a tassazione in Spagna. L’imposta sulle plusvalenze estere sono previste solo per gli stranieri che non possono chiedere l’applicazione del regime Beckham;
- La vendita di beni in territorio spagnolo sono sottoposti ad un regime di tassazione fisso del 19%;
- L’imposta sul patrimonio sui beni immobili di proprietà in Spagna del lavoratore straniero riconosciuto non residente fiscalmente è di 0,2 – 2,5%;
- Le aliquote LIRPF da applicare alle plusvalenze, dividendi, interessi prodotti da fonte spagnola ammontano al 19% fino a 6.000€, al 21% fino a 44.000€, al 23% oltre i 44.000€.
- E’ prevista l’esenzione dal Modello 720 obbligatorio per i residenti in Spagna, con redditi superiori a 50.000€ fuori dalla Spagna.
Chi può chiedere di aderire a questo regime fiscale
Lavoratori stranieri o impatriati facoltosi in Spagna che:
- Non sono stati residenti nei 10 anni precedenti alla richiesta;
- Sono in Spagna per motivi di lavoro, perché hanno ricevuto un’offerta di lavoro prima di arrivare in Spagna;
- Sono stati trasferiti a lavorare in Spagna da una società straniera;
- Sono Amministratori Delegati di una società spagnola della quale non possiede più del 25% delle azioni;
- Svolgono le loro mansioni e responsabilità di lavoro per la maggior parte in Spagna. Per aderire al regime Beckham è tollerata solo il 15% dell’attività di lavoro complessivamente svolta fuori dalla Spagna dal lavoratore;
- Ricevono il reddito da una società o azienda spagnola. Non ricevono redditi da stabile organizzazione sul territorio spagnolo.
Chi non può aderire
- Liberi professionisti o lavoratori autonomi;
- Sportivi e atleti professionisti;
- Amministratori di società spagnola di cui detengono più del 25% del capitale.
- Amministratori di società non spagnole.
Come aderire
Il lavoratore dovrà deve presentare il Modello 030 presso la Agencia Tributaria Spagnola. Poi deve presentare il modulo di domanda 149, entro 6 mesi dalla data di iscrizione alla Seguridad Social in Spagna.
Entro 1 o 2 mesi il lavoratore straniero saprà se la sua domanda di adesione al regime fiscale agevolato è stata accettata.
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